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L'Arte dei Tarocchi

Le bateleurIl mazzo di carte denominati “Tarocchi” trova una struttura unitaria ed organica intorno al 1400.
Tarocchi di Marsiglia, che appaiono in questo periodo nel sud della Francia, possono essere considerati il mazzo classico, capostipite di tutte le successive modifiche iconografiche e interpretazioni simboliche che sono seguite sino ai nostri giorni e che hanno fatto dei Tarocchi uno degli strumenti magici e divinatori più diffusi nel mondo.

Per capire profondamente i contenuti psicologici e filosofici di questo libro silenzioso ricco di immagini e di colori è importante osservare e conoscere le figure ieratiche e le immagini primigenie che animano in modo essenziale gli esemplari dei mazzi più antichi, specialmente quelli sorti intorno al XV secolo: i Tarocchi di Grimaud comunemente conosciuti come Marsigliesi, il mazzo cosiddetto classico di Burdel, che nasce dalla rielaborazione del precedente oppure il bellissimo mazzo denominato Visconti Sforza che fu coniato in Italia per volontà del duca Francesco Sforza.
Aldilà di ogni significato simbolico attribuito ai Tarocchi, si possono scorgere osservando queste figure, sequenze cromatiche, numeriche e figurative che suggeriscono all’interno del mazzo numerosi percorsi di conoscenza e ci forniscono così uno straordinario strumento per la meditazione.

Ogni percorso e ogni combinazione estratte dal mazzo dei Tarocchi suggerisce qualcosa di interessante e utile all’indagine dei rapporti filosofici e psicologici tra l’uomo e l’universo che lo circonda. Tutte le combinazioni che si possono ottenere abbinando le carte attraverso diversi criteri di analisi sono altrettanto valide per capire in modo più approfondito il libro dei Tarocchi: nessuna combinazione quindi esclude l’altra ma la completa e la chiarisce in maniera ulteriore.

L'esercizio delle capacità immaginative ed il loro corretto utilizzo è importante al fine di scoprire i significati profondi che si celano aldilà delle immagini, dei numeri e delle parole associati alle singole carte.

La capacità di collegare tra loro questi diversi riferimenti dà all’osservatore immense possibilità di indagine sui significati del Libro dei Tarocchi e si configura come una vera e propria Arte per le sue implicite potenzialità creative inerenti a infinite possibilità di combinazione tra immagini, numeri, lettere e colori.

Nell’antichità, quando l’apprendimento era affidato soprattutto ai manoscritti e alla trasmissione orale, il tramandarsi del sapere era più che mai legato alla capacità di fermare nella mente i concetti attraverso l’associazione ad immagini, numeri o lettere poiché si era convinti della maggior potenza sensoriale e soprattutto visiva rispetto a quella concettuale. Ai numeri, ai segni e alle lettere erano dunque associati idee e concetti che abbinati tra loro permettevano allo studente di addentrarsi nei labirintico edificio del sapere. Sulla base questi principi nacquero gli alfabeti geroglifici, le associazioni tra numeri, lettere ed immagini che permisero di collegare tra loro diversi concetti e di elaborare nuove costruzioni mentali a partire da dati essenziali.

Il potenziamento dell’immaginazione e delle capacità creative attraverso combinazioni analogiche delle carte, diventa quindi lo strumento di accesso al sapere integrale.
I Tarocchi riuniscono in un solo sistema diversi percorsi conoscitivi per trasmettere l’idea dell’unità nella diversità.
L’uso corretto dell’immaginazione e il potenziamento delle capacità creative ed analogiche risiede nell’equilibrio tra ragione e percezione, cioè in quella facoltà mentale che è il luogo di mezzo dove avvengono le più importanti trasmutazione, la porta d’accesso alle facoltà intuitive più illuminanti.

Il libro dei Tarocchi può, sotto questo punto di vista, essere considerato un vero e proprio riferimento agli ideali e alle aspirazioni della Magia e delle discipline ermetiche ed esoteriche più antiche, alle quali tra l’altro le carte fanno esplicito riferimento.

La corretta Immaginazione, Ars Inveniendi, diviene allora per il Mago che inizia il suo percorso di conoscenza lo strumento per penetrare i segreti della Natura e decifrare le leggi dell’Universo.

Elisabeth Mantovani

Elisabeth Mantovani

Astrologa, pittrice, esperta di Arte e Simbolismo
Guida Turistica della Regione Emilia Romagna.


Il mio percorso e le mie
attività.
Mi interesso sin da giovanissima allo studio dei simboli e all’Arte.
Ho iniziato il mio percorso all’interno degli insegnamenti esoterici avvicinandosi all’arte simbolica di fine ottocento, in particolare all’arte visionaria di Blake, al misticismo e al modo di concepire il fare pittorico dei prerafaelliti.

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